Le competenze socio-emotive sono
fondamentali nella vita, perché ci permettono di relazionarci, ma anche di
gestire ogni situazione. ... Maggiore capacità di descrivere e comprendere le
proprie emozioni e di riconoscere i propri punti di forza e le proprie
debolezze.
Viviamo in un mondo sempre più connesso e
tecnologizzato, ma al contempo sempre più caratterizzato da diffidenza nelle
relazioni, paura del diverso, angoscia di affrontare le sfide, incapacità di
gestire le proprie emozioni e i propri comportamenti. In particolare, tra i
bambini e i ragazzi in età scolare, si riscontrano percentuali in aumento di
stati depressivi, elevati livelli di ansia, incapacità di gestire le frustrazioni,
difficoltà nel lavorare in gruppo, iperattività, comportamenti violenti.
Sembra essere diventata una vera e propria emergenza
educativa, riscontrata dall’OCSE che come obiettivo per l’educazione al 2030
pone la promozione delle competenze socio-emotive.
Esse sono considerate come insiemi di abilità, conoscenze, comportamenti,
atteggiamenti e valori necessari ad ogni soggetto per gestire efficacemente il
proprio comportamento affettivo, cognitivo e sociale.
Le competenze socio-emotive sono
anche denominate: life skills, abilità per la
vita; non-cognitive-skills o soft skills per indicare le abilità che non sono
cognitive e che riguardano sentimenti e comportamenti relativi alle abilità
intra e interpersonali. Tali termini però non esprimono l’ampiezza e la
rilevanza degli aspetti che si interconnettono tra loro quando ci si relaziona
con gli altri e si affronta qualsiasi esperienza di vita. Tale ampiezza è più
rappresentata dal termine competenza, essendo un termine che permette di
cogliere l’importanza della consapevolezza, dell’autonomia e della
responsabilità nell’uso di un insieme integrato di abilità conoscenze,
atteggiamenti e valori ad un certo livello di qualità.
Per il progetto Education 2030: The Future of
Education and Skills, l’OCSE propone 16 abilità raggruppate in
5 ambiti: coscienziosità; regolazione emotiva; collaborazione; apertura
mentale; impegno con gli altri, aggiungendo un ultimo ambito di competenze
complesse come il pensiero critico, l’auto-efficacia e la metacognizione,
sintetizzati dopo un’attenta meta-analisi di molte ricerche in molti paesi del
mondo, riscontrando l’universalità e la trans-culturalità di tali ambiti.
In questo scritto si preferisce considerare la
scansione in 5 competenze che si rifà al modello CASEL il quale propone
l’approccio all’apprendimento chiamato Social Emotional Learning (SEL),
e dà molta importanza allo sviluppo di tali competenze offrendo programmi per
la loro promozione all’interno del percorso scolastico.
La scuola è l’unica istituzione formale, in cui operano professionisti dell’educazione,
che può programmare interventi sistematici per lo sviluppo delle competenze
socio-emotive. Le modalità generali più utili per promuoverle sono:
– Il modellamento. È fondamentale che l’insegnante faccia da modello nel mettere in atto le
competenze socio-emotive. Dunque, le acquisisca egli stesso.
– L’esercitazione diretta.
E’ necessario poi individuare attività che possano permettere agli studenti di
prendere consapevolezza di tali competenze e poi metterle in pratica per
coglierne il valore.
– L’esercitazione indiretta, durante le attività didattiche. Usare, ad esempio, il
cooperative learning, come metodologia durante le proprie lezioni potrebbe
permettere agli studenti di applicare le proprie competenze socio-emotive
mentre apprendono.
– La riflessione metacognitiva. Infine riflettere metacognitivamente – prima,
durante e dopo le azioni – sulle modalità con cui si mettono in atto le abilità
socio-emotive serve a rendere gli studenti più consapevoli, quindi autonomi e
responsabili nel gestirle.
Competenza
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Descrizione
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Vantaggi
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CONSAPEVOLEZZA DI SÉ
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Essere
in grado di riconoscere i propri sentimenti, interessi e punti forza, nonché
di mantenere un accurato livello di auto-efficacia.
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Maggiore
capacità di descrivere e comprendere le proprie emozioni e di riconoscere i
propri punti di forza e le proprie debolezze. Tale consapevolezza aiuta a
fare scelte nel proprio percorso, a persistere nei compiti e chiedere aiuto
in maniera più focalizzata.
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GESTIONE DI SÉ
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Essere
in grado di gestire e controllare le proprie emozioni nelle situazioni
difficili. Include le abilità di monitorare e riflettere sulla gestione degli
obiettivi personali.
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Regolare
le proprie emozioni ha effetti positivi nella gestione dell’impulsività e nel
controllo dei comportamenti aggressivi ma anche sulle capacità di memorizzare
e di utilizzare le proprie risorse cognitive.
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CONSAPEVOLEZZA SOCIALE
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Essere
in grado di considerare le prospettive altrui ed empatizzare con gli altri
inclusi coloro che sono di diverse culture e background. Comprende il
riconoscere le norme sociali ed etiche, ed il ruolo della comunità sociale e
delle istituzione (scuola, famiglia, ecc.) nella propria vita.
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Con
più probabilità, si riconoscono, si accolgono e si rispettano le similitudini
e le differenze degli altri. Si è maggiormente in grado di gestire il proprio
comportamento considerando il contesto e le persone alle quali ci si rivolge.
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GESTIONE DELLE RELAZIONI
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Essere
in grado di sviluppare e mantenere relazioni sane con gli altri. Include
l’abilità di resistere alle pressioni sociali negative, risolvere conflitti
interpersonali, cercare aiuto quando c’è bisogno.
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Maggiore
capacità di cooperare e portare a termine i compiti che richiedono la
collaborazione con altri.
Più
piacere nel lavoro, meno conflitti irrisolti.
Meno
ansia da prestazione.
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PRENDERE DECISIONI RESPONSABILI
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Essere
in grado di tenere a mente molteplici fattori – tali come l’etica, gli
standard, il rispetto, gli interessi di sicurezza – quando si prendono
decisioni.
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Meno
impulsività nelle decisioni.
Sviluppo
del pensiero critico e creativo
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Qui si vuole focalizzare l’attenzione
soprattutto sul primo punto: il modellamento.
Il ruolo dell’insegnante, il suo modo di relazionarsi con gli studenti e i
colleghi, la sua capacità di riconoscere i propri e gli altrui stati emotivi e
saperli nominare e poi gestire, nonché l’essere in grado di prendere decisioni
tenendo conto di più prospettive (anche e soprattutto quelle degli alunni),
fanno la differenza non solo per la qualità del clima di classe e il benessere
degli studenti, ma anche per il proprio benessere. Essere modello di persona
capace di mettersi in ascolto attivo di se stessa e degli altri, di essere
empatica nei confronti di studenti e colleghi, dimostrando reale interesse nei
loro confronti, potrebbe stimolare gli studenti ad imitare tale comportamento a
riconoscerne la validità dentro e fuori la scuola.
Sono ben presenti a chi scrive le difficoltà che ogni insegnante incontra
nell’ambito scolastico, e non si vogliono negare, ma prendersi cura del
potenziamento delle proprie competenze socio-emotive, significa fare bene a sé
stessi ed ai propri studenti.
Evidenziamo la necessità di
coordinare SEL con approcci affini che promuovono climi e culture scolastiche
positivi e migliorano la competenza intrapersonale, interpersonale e cognitiva degli
studenti.
Quali sono e perché promuoverle
Le competenze socio-emotive sono fondamentali nella
vita, perché ci permettono di relazionarci, ma anche di gestire ogni
situazione. Qui si riportano le cinque competenze del Social Emotional Learning
indicando per ognuna la definizione e i vantaggi del loro sviluppo per gli
studenti di ogni età (generalizzabili all’età adulta).
In generale lo sviluppo delle competenze socio-emotive ha
effetti positivi non solo sulla gestione delle emozioni e delle relazioni, ma
anche sulle prestazioni cognitive, sulla motivazione ad apprendere, sulla
salute mentale e fisica a breve e soprattutto a lungo termine, mantenendo i
vantaggi anche nella vita adulta.
Essendo malleabili tali competenze cambiano nel tempo attraverso lo
sviluppo personale, le influenze dei diversi contesti e gli sforzi individuali
per affrontare gli eventi della vita. Sarebbe, dunque, cruciale, lungo tutto il
percorso scolastico di ogni studente fornire loro opportunità significative per
osservare, sperimentare e consolidare tali competenze.