di Giuseppina D’Auria
gdauria2000yahoo.it
Sempre più frequentemente si
parla di passaggio generazionale.
Si tratta di quel momento in cui,
all’interno di un’azienda, vi è il passaggio di testimone fra due generazioni.
Nel Nord-Est sono molte le PMI
che si trovano di fronte a questa delicata fase, ma se ideologicamente questo
sembra un passaggio semplice ed automatico, in realtà è denso di problematiche
che se non sono ben gestite possono portare anche alla cessione dell’azienda
stessa.
Trasferire la conoscenza da una
generazione all’altra non è sicuramente cosa semplice. Spesso si tratta di
conoscenze acquisite durante diversi anni di attività.
Gli aspetti psicologici legati a
tutto questo sono molteplici.
Sin dalla più tenera età i
giovani si trovano a scontrarsi con l’azienda nutrendo nei suoi confronti un
rapporto di odio e amore.
La odiano perché le attenzioni
del padre o della madre sono tutte verso di lei, i familiari, infatti, la
considerano alla stregua di una persona, parlano di lei come di una loro
creatura, creata e plasmata a loro immagine e somiglianza.
Ma ne sono anche strettamente
legati, non solo perché è grazie a lei che possono avere un certo tipo di vita
ma anche perché è con lei che sono cresciuti e fa parte di loro fin dalla
nascita.
Anche per l’imprenditore il
momento dell’entrata in azienda della nuova generazione è un momento di forti
emozioni contrastanti. Da un lato è ben conscio che l’entrata del figlio è
necessaria perché l’azienda continui ad esistere, ma dall’altro non vuole
lasciare quello che ha creato, quello per cui ha vissuto una vita, la sua
posizione, il suo prestigio.
Per ridurre quanto più possibile
i rischi, le imprese possono avvalersi di consulenti preparati, che ricoprano
il ruolo di supervisori e coordinatori di tutte le fasi del processo che porta
l’azienda verso il futuro.
È molto importante un’adeguata
formazione interna con abili consulenti che prevedano la gestione di tutte le
fasi del passaggio generazionale, partendo dall’analisi dell’azienda e dalla
sua organizzazione interna.
Attraverso un affiancamento
coordinato si rende efficace il processo di transizione e si permette al
giovane imprenditore di sviluppare alcune skills specifiche come ad esempio:
•l’acquisizione di una maggiore
autonomia per la gestione consapevole del proprio ruolo;
•l’acquisizione di nuovi
strumenti per il superamento delle ambivalenze e dei conflitti nella relazione
con il titolare;
•la comprensione dei processi di
cambiamento;
•l’assunzione di un atteggiamento
più sereno ed efficace nei confronti del cambiamento.
Il passaggio generazionale è una
tappa obbligatoria per le aziende a conduzione familiare che spesso, se non
sanno come affrontare tale processo di transizione, rischiano di essere cedute.
Si rende quindi necessario il ricorso a consulenti che favoriscano il
trasferimento delle conoscenze e delle competenze da una generazione a quella
successiva.
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