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domenica 12 aprile 2015

EDUCAZIONE PRENATALE E GENITORIALITÀ CONSAPEVOLE

INTRODUZIONE
Gli studi scientifici più accreditati dimostrano che il periodo prenatale costituisce un momento
fondante per l’essere umano: lo stile di vita, i pensieri, le emozioni e i sentimenti di entrambi i genitori agiscono sull’organismo fisico e psichico del nascituro, fino a registrarsi nel DNA, influenzando persino il nostro programma genetico.
Durante il periodo della gravidanza una madre trasmette al proprio bambino il suo vissuto,
influenzando la dinamica della moltiplicazione e della differenziazione delle cellule del feto. Ogni
emozione della madre, di una certa intensità o durata, produce nel proprio cervello degli ormoni che si ripercuotono anche sul bambino, che subisce, a sua insaputa, tutto ciò che vive la madre. Lo stress, o un trauma psicologico, producono quantità considerevoli di adrenalina e di cortisolo, che provocano – come afferma il Premio Nobel della medicina 2009, Elisabeth Blackburn – una vera e propria alterazione della struttura del DNA.
Per contro, quando la madre vive in uno stato di benessere e di amore per il suo bambino, sono le endorfine che vengono prodotte dalle vie ormonali, riversandosi nell’organismo del bambino e influenzandone lo stato energetico complessivo. Il feto costruisce letteralmente il proprio corpo con i materiali apportati dal sangue della madre, materiali impregnati delle emozioni e pensieri della madre.
I futuri genitori sono dunque degli educatori del bambino prenatale, prima ancora di esserlo per il bambino e l’adolescente. Il pensiero positivo, la sensazione di benessere interiore, l’immaginazione creatrice dei genitori sono capaci di risvegliare, riattivare e dinamizzare il potenziale presente nel DNA del futuro bambino.
COS’È L’EDUCAZIONE PRENATALE
L’Educazione prenatale è un insieme di principi e regole che permettono ai futuri genitori di donare le migliori condizioni al proprio figlio per sviluppare armoniosamente tutto il suo potenziale, in termini di salute fisica, psichica e spirituale.
L’Educazione prenatale permette di preparare i genitori a svolgere al meglio il proprio ruolo,
creando così le condizioni che porteranno alla nascita di individui di pace, non aggressivi, con una forte capacità empatica e una disposizione d’animo propositiva e costruttiva. Questo tipo di educazione viene definita: Educazione a Essere.
L’Educazione prenatale promuove il diritto alla maternità consapevole, educa alla vita, e in
particolare alla promozione della salute, che è più importante della prevenzione e ancor più
importante della cura.
A COSA SERVE
Seguendo i principi dell’Educazione prenatale si sviluppa il potenziale positivo di ogni bambino, creando la base per un cambiamento radicale nell’umanità, grazie al forte impatto che ciò comporta sia nell'ambito familiare che sociale, in quanto la diffusa presenza di individui emotivamente e psichicamente capaci, promuove lo sviluppo armonico della famiglia e, quindi, della società e rende possibile una effettiva prevenzione e riduzione dei conflitti, sia sul piano intersoggettivo e sociale, che sul piano internazionale.
Per il bambino
È una forma di prevenzione fondamentale di tutti i malfunzionamenti psicofisici non geneticamente trasmessi, ed è capace di attenuare e ridimensionare questi ultimi là dove sono potenzialmente presenti.
Risveglia e stimola le potenzialità fisiche, affettive e mentali contenute nel capitale genetico
costituito per ereditarietà al momento della fecondazione.
Favorisce l’edificazione di un essere sano, equilibrato, stabile, aperto, creativo e proattivo.
Per i genitori
Permette all’uomo e alla donna di fare un percorso di crescita altamente formativo: grazie
all’esperienza di una genitorialità consapevole molti affermano di aver vissuto una vera e propria rinascita individuale.
Arricchisce la vita di coppia, che si consolida grazie a questa straordinaria avventura creatrice.
Favorisce un parto facile e una nascita felice.
Facilita la futura educazione del bambino e dell’adolescente, grazie ad un legame profondo e armonioso tra genitore e figlio costruito durante la fase della gestazione.
Per la società
Rinforza la famiglia, cellula base della collettività, la rende più stabile, più ricca e armoniosa.
Grazie all’Educazione prenatale si ottengono inoltre numerosi vantaggi anche da un punto di vista economico e sociale:
– salute: parti e nascite più facili, madri e figli in salute e più felici;
– sicurezza: i figli di genitori consapevoli hanno un approccio non aggressivo e nonviolento alla vita.
– armonia sociale: questi bambini avranno integrato nella loro struttura comportamentale la capacità di amare, di dialogare, di cooperare, di trovare soluzioni eque, creative e propositive ai conflitti che sorgono inevitabilmente nella vita familiare, professionale, sociale e internazionale.
CHI SONO I SUOI SOSTENITORI
Fin dai tempi antichi grandi filosofi, pedagoghi e illustri pensatori hanno sottolineato l’importanza che il periodo di gravidanza fosse vissuto correttamente e consapevolmente dalle donne e che lo Stato proteggesse e tutelasse questo diritto.
Platone insegnava che i giovani, nel periodo della procreazione e, in particolare, le donne incinte, non dovessero essere tutelate da esperienze immorali, disarmoniche e violente, poiché si sarebbero inscritte nel corpo e nella psiche dell’essere in formazione (Platone, Le leggi, Libro VI).
Nel secolo scorso fu il filosofo e pedagogo Omraam Mikhaël Aïvanhov, a riportare all’attenzione degli studiosi e del mondo civile questo fondamentale soggetto per il rinnovamento delle società e per la riduzione dei conflitti, a tutti i livelli. Grandi Maestri spirituali come Gandhi hanno più volte sottolineato l’importanza dell’Educazione prenatale.
CHI È L’EDUCATORE PRENATALE?
Le competenze dell’Educatore prenatale sono di particolare interesse per tutti gli operatori del settore impegnati nel sostegno e nella tutela della maternità, quali personale medico e paramedico, ostetriche, docenti, educatori, formatori, dirigenti e operatori dei servizi socio-educativi, in quanto tali competenze completano e ampliano significativamente le loro capacità professionali.
Poiché offre anche una formazione sul piano psico-sociale, le competenze dell’Educatore prenatale sono anche di supporto al lavoro di operatori sociosanitari, come psicologi, counselor, assistenti sociali, o persone che operano in OG e ONG attive in luoghi di conflitto, o dove vi è presenza di forte disagio sociale, e che hanno bisogno di sviluppare la necessaria sensibilità per questa tematica.
L’Educatore prenatale si pone inoltre come nuova figura professionale, le cui competenze
psicosociali gli permettono di essere di sostegno e supporto alle famiglie in attesa di un figlio, come anche di operare nei diversi settori sociali per la realizzazione di interventi volti al sostegno e alla tutela della maternità.
PAROLE CHIAVE
Educare a Essere – Diritto alla Maternità – Diritto alla Vita – Promozione della salute – Riduzione e prevenzione dei conflitti – Prevenzione delle disabilità emotive – Gravidanza consapevole – Sviluppo del potenziale di ogni bambino – Bambini felici – Benessere e armonia sociale – Costruzione della Pace
Carlo Belli
(Direttore responsabile)

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