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venerdì 2 marzo 2018

Zooantropologia Didattica ovvero attività educative alternative svolte con gli animali

Molto prima che il mondo scientifico si interessasse in modo specifico alla valenza educativo-didattica caratteristica della relazione con l’animale, tanto la ricerca filosofica quanto quella pedagogica avevano sottolineato l’importanza che una corretta interazione con il mondo animale ha per la formazione del bambino. Anche solo considerando la letteratura per ragazzi, i giochi e le predilezioni infantili, si deve ammettere che esiste un filo diretto e prioritario tra bambino ed animale. Solo più recentemente diversi studi scientifici hanno messo in evidenza il ruolo giocato dal referente animale nel processo di crescita del bambino, soprattutto nei primi anni di vita. Immaginario, autostima, affettività, sicurezza ed equilibrio emotivo sono solo alcune delle possibili aree che traggono beneficio dall’instaurazione di un corretto rapporto con l’animale. Il fermento di ricerca circa le valenze referenziali dell’animale per il bambino è cominciato negli anni 1970 -’80, dimostrando, negli anni ’90, come, da questo rapporto, il bambino non ne giovasse solo da un punto di vista emotivo, ma anche educativo-didattico. Si è così iniziato a parlare di “Zooantropologia Didattica” (ZD). La ZD si è mano a mano evoluta sviluppando inizialmente progetti didattici di tipo informativo (ecologico, naturalistico, etologico e sanitario), che ampliassero le conoscenze sul mondo animale, ponendosi infine obiettivi di tipo educativo-didattico. L’educazione assistita dagli animali (EAA), termine con cui viene indicata la ZD, si pone dunque due obiettivi primari:
1- Colmare il vuoto di conoscenza riguardo alla morfologia degli animali domestici ed insegnare le “regole” di base della relazione interspecifica. In breve vuole migliorare la relazione dell’uomo con l’animale e fornire una corretta educazione ambientale.
2- Recuperare i contenuti pedagogici legati alla relazione interspecifica e ai processi di socializzazione del bambino verso altre specie viventi. Ossia utilizzare la referenza animale per migliorare i processi formativi del bambino e la sua partecipazione alla vita scolastica e sociale. È stato dimostrato che una corretta interazione con l’animale, nei bambini, produce effetti positivi: - sull’emotività, motivando le pulsioni relazionali, migliorando l’autostima ed il repertorio espressivo, diminuendo gli stati di paura, ansia e depressione. Il cane e il gatto, il cavallo, il coniglietto, ecc., diventano per il bambino una sorta di estensione del proprio Io, permettendogli di dominare situazioni di ansia e paura anche grazie alla proiezione sugli animali delle proprie emozioni ed insoddisfazioni. - sulla cognizione, incrementando l’interesse, la capacità d’attenzione, la concentrazione, ma anche l’immaginazione e la fantasia; - sull’affettività, favorendo la percezione di sicurezza degli affetti, il senso di responsabilità e la tendenza alla protezione e all’aiuto del prossimo. Gli animali sono in grado di stabilire profondi legami affettivi senza pregiudizi riguardo a condizioni socio-culturali, aspetto fisico, età, sesso, disabilità, e questo rappresenta per i più piccoli un grande esempio; il rapporto con l’animale e l’empatia verso di esso promuovono e rafforzano atteggiamenti d’immedesimazione e comprensione nei confronti dell’altro e, soprattutto, degli individui più vulnerabili del gruppo. Lavorare sulle emozioni a scuola è quindi estremamente importante per sviluppare l’autocontrollo, diminuire l’aggressività, prevenire la depressione, sperimentare relazioni sociali più soddisfacenti, ottenere una maggiore approvazione sociale ed aumentare l’autostima individuale. Non è infine da sottovalutare come anche il fisico possa trarre benefici dall’interazione con l’animale; è possibile acquisire nuove abilità motorie, sviluppare repertori posturali e di controllo statico del corpo che migliorano il coordinamento, l’equilibrio e l’autonomia fisica dell’utente. I progetti di Educazione assistita dagli animali possono essere pertanto applicati in molteplici situazioni, con risultati confortevoli, come dimostrato dalla letteratura scientifica. I progetti di EAA possono essere realizzati oltre che nelle scuole, nei musei e nelle fattorie didattiche, anche nelle ludoteche, nei centri ricreativi didattici, nei centri per le vacanze estive. Nel progetto di collaborazione tra lo Studio di consulenza socio pedagogica, l'Associazione pedagogica italiana sezione Riviera dei Cedri e l'Associazione Sportiva Dilettantistica CILB viene fatto esplicito riferimento alla relazione uomo-animale e alla sua importante valenza educativa e formativa, che può, in questo senso, contribuire all’arricchimento delle attività didattiche e alla facilitazione dell’accettazione del diverso. Queste attività vedranno gli studenti impegnati sia in incontri in classe, che in uscite sul territorio. Riconoscendo il contributo di arricchimento derivante dalla relazione di interscambio tra uomo e animale si è ritenuto interessante valutare la conoscenza, l’interesse, la diffusione e la disponibilità verso le pratiche di EAA da parte delle strutture scolastiche nazionali
L’EAA, occupandosi della relazione uomo-animale, ha sicuramente tra i suoi obiettivi il miglioramento del rapporto uomo-animale. Questo però non deve portare a considerare i progetti di EAA solo come programmi di sensibilizzazione alla corretta interazione con l’animale. Sicuramente tali progetti favoriscono un corretto comportamento del bambino nei confronti dell’animale (in un’ottica di valorizzazione della tutela animale), ma soprattutto apportano contenuti educativi insostituibili. È infatti risaputo che in età evolutiva non è possibile informare senza formare, ed è proprio così che l’EAA contribuisce alla crescita educativa, disciplinare e didattica del bambino, coinvolto nelle attività in veste sia di persona che di studente. In base a quanto appena detto appare ovvio che queste attività devono essere programmate, in modo congiunto, da professionisti del settore e dalle figure scolastiche di riferimento, in seguito alla valutazione accurata di ambiente e fruitori. La costruzione dell’intervento deve infatti considerare gli espliciti bisogni educativo-didattici espressi dall’insegnante sulle caratteristiche della classe, adattando di volta in volta gli obiettivi da raggiungere e le modalità con cui si è deciso di agire. 
Per interventi di natura teorica si devono intendere percorsi didattici, che presentino e spieghino la morfologia animale e i suoi segnali comunicativi, le modalità di interazione con l’animale e la grammatica elementare della relazione interspecifica. Invece per percorsi di natura pratica sono stati intesi la progettazione e la realizzazione di attività, effettuate sotto la guida di personale qualificato, che prevedono l’interazione diretta dell’utente con l’animale, in modo da recuperare i contenuti pedagogici legati alla relazione interspecifica e ai processi di socializzazione del bambino verso altre specie viventi. Le attività di EAA permettono infatti di raggiungere importanti obiettivi sulla base dei contenuti programmati. È quindi fondamentale progettare le attività integrandole con la didattica, per arricchire e favorire il processo pedagogico. È stata quindi valutata la possibilità di avere spazi da mettere a disposizione per le attività, e l’eventualità di spostare personale e fruitori in un luogo più adatto. È ormai assodato come il contatto con gli animali rafforzi nel bambino gli atteggiamenti empatici verso gli individui più vulnerabili, sviluppando sentimenti ed atteggiamenti di protezione verso di essi. Il contatto con esseri diversi da noi per comportamenti e bisogni aiuta ed insegna quindi ad essere più tolleranti e comprensivi verso soggetti differenti per condizioni socio-culturali, aspetto fisico, ecc. Negli ultimi anni la sensibilità delle persone verso percorsi didattico-educativi alternativi è molto aumentata, tanto che sempre più frequentemente gli enti e le istituzioni pubbliche si mostrano disponibili ad attivare percorsi educativi con il coinvolgimento di animali. Questo aumentato interesse verso il mondo animale non è solo merito delle campagne di informazione svolte da singole associazioni, esperti del settore ed istituzioni, ma soprattutto degli effetti benefici riscontrati direttamente dai fruitori.
Per ogni ulteriore informazione circa la possibilità di frequentare dei percorsi educativi basati sulla zooantropologia didattica contattare lo Studio D'Auria al 3452163634.

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