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sabato 7 settembre 2013

PROGETTO PER INTERVENTI DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA E SESSUALE PER LE SCUOLE MEDIE INFERIORI E SUPERIORI

Lo studio di consulenza e progettazione sociopedagogica dott.ssa G. D'Auria offre una serie di servizi. In collaborazione con l'Associazione di Sviluppo territoriale Form@Mentis si offre, agli istituti scolastici che ne facciano richiesta entro il 30 settembre, il Servizio di Educazione alla Salute (che prevede la progettazione di interventi di educazione socio-affettiva e sessuale rivolti alle scuole medie inferiori e superiori). Tali interventi vengono realizzati allo scopo di facilitare lo sviluppo psico-relazionale e sessuale di pre-adolescenti e adolescenti. Altro obiettivo importante è quello informare i giovani sulle opportunità offerte loro dalle strutture consultoriali presenti sul territorio in grado di rispondere ai loro bisogni anche in modo personalizzato.
Come in tutte le attività anche per il progetto di educazione socio-affettiva e sessuale si è manifestata nel corso del tempo la periodica esigenza di rivedere il progetto e l’impostazione generale delle iniziative, anche attraverso un percorsi formativi comuni rivolti agli esperti, finalizzati a condividere approcci metodologici e contenuti.
In tale ottica si colloca l'offerta dei corsi di aggiornamento in educazione socio-affettiva, (centrati in particolare sui temi dello sviluppo sessuale, emotivo e socio-psicologico), diretti ai professionisti con mandato di docenza scolastica. I corsi, oltre che permettere la condivisione delle linee generali degli interventi, hanno permesso anche un confronto sulle varie realtà scolastiche al fine di rendere l'operato dei consulenti maggiormente rispondente alle esigenze degli studenti. Non va infatti dimenticato che l’intervento dell’esperto non può e non deve essere vissuto dalle diverse componenti scolastiche come intrusivo o prevaricante il ruolo educativo dell’insegnante e della famiglia.
La anche creazione di un legame di collaborazione tra il consulente e l’insegnante risulta particolarmente importante poiché permette di sensibilizzare l'insegnante sui temi e i contenuti della sessualità consentendo una maggior efficienza ed efficacia dell'intervento nelle singole classi.
La sfera emozionale affettiva riveste una notevole importanza nello sviluppo dell'individuo, soprattutto nelle fasi di vita della preadolescenza e dell’adolescenza, in cui il ragazzo e la ragazza cominciano a definire le proprie scelte personali e sociali. Il ruolo che l'educazione socio-affettiva può svolgere è quello di facilitare gli studenti ad acquisire conoscenza e consapevolezza delle emozioni proprie e degli altri, insieme alla valorizzazione delle proprie risorse di gestione della comunicazione interpersonale e di autentici rapporti con i pari e con gli adulti. Tale approccio consente un pieno sviluppo della capacità di apprendimento non solo cognitivo, di risoluzione di problemi, di capacità di compiere scelte adeguate e di essere protagonista del proprio percorso di vita, ma anche di apprendimento emotivo che consenta all'individuo di realizzarsi pienamente come adulto.
La fase di vita della preadolescenza e dell'adolescenza comprende anche lo sviluppo della dimensione sessuale, coinvolgendo diversi aspetti della personalità, che, andando al di là dell'identità corporea del soggetto, coinvolge l'identità psicologica e sociale della persona nei suoi rapporti con gli altri. In questa direzione, educare alla sessualità non vuol dire solo stimolare nel ragazzo una graduale presa di coscienza delle caratteristiche somatiche e fisiologiche proprie dei due sessi, ma soprattutto estendere tale consapevolezza agli aspetti psico-sociali che la sessualità coinvolge. In questa prospettiva, è quindi fondamentale fornire a preadolescenti e adolescenti la possibilità di confrontarsi e riflettere in un clima di fiducia e di ascolto reciproco attraverso l’educazione socio-affettiva. Questa atmosfera tende a evitare che i ragazzi si chiudano in modo difensivo, rigido e stereotipato nelle loro posizioni, soprattutto riguardo la sfera della sessualità, la cui consapevolezza è fondamentale per l'individuo in evoluzione.
Si ritiene perciò importante che un buon intervento di educazione alla sessualità utilizzi metodologie di tipo socio-affettivo, che cioè siano in grado di facilitare la creazione di uno spazio di dialogo e confronto all'interno del gruppo classe. Si tratta allora di aiutare i giovani a conoscere e riconoscere i vari aspetti di un problema, senza che l’adulto imponga norme e modelli di comportamento. La valorizzazione della dimensione sessuale va trasmessa attraverso il sostegno di competenze che hanno a che fare con il rispetto di sé e dell’altro, la responsabilità delle proprie azioni, la capacità di prendere decisioni in modo autonomo, quindi, più in generale ad avere un atteggiamento positivo e critico, non precostituito, nei confronti della sessualità.
Struttura del progetto
Il presente progetto rientra nel quadro generale degli interventi di promozione della salute di cui le parole chiave sono: sani stili di vita e benessere. Il percorso formativo deve riguardare le varie fasi della crescita ed essere un "intervento di rete" (coinvolgimento di esperti, scuola, famiglia), contestualizzato rispetto all'ambiente di vita e rispetto ai bisogni emersi. Il progetto generale risulta onnicomprensivo dei vari aspetti della sessualità (fisiologico, psicologico, culturale e sociale) ed è a struttura modulare con l'indicazione delle priorità e di un minimo comune (in riferimento ai vincoli temporali e di risorse di operatori delle specifiche discipline, che talvolta variano nelle diverse realtà territoriali).
Il progetto è strutturato in tre moduli, che rappresentano i filoni principali degli argomenti da trattare. Una prima parte introduttiva presenta la cornice teorica all’interno della quale il modulo si colloca.
Per ogni modulo, viene poi presentato un elenco di obiettivi in ordine di importanza.
I contenuti si riferiscono a ogni obiettivo e vi corrispondono per numero ordinale.
Nell’ultima parte sono suggeriti alcuni strumenti e tecniche specifici.
Obiettivi dell'intervento
Gli obiettivi di ogni progetto di educazione alla salute devono essere, oltre che chiari, fattibili e verificabili. I relativi contenuti (che devono risultare pertinenti) ci permettono una suddivisione degli obiettivi in: cognitivi, relazionali e sociali. Gli obiettivi generali (quelli specifici sono indicati per ogni modulo), che sottendono le finalità di informare, rassicurare, responsabilizzare, che il Servizio di Educazione alla salute si propone di raggiungere con il presente progetto sono:
- un atteggiamento positivo nei confronti della sessualità,
- il rispetto per i valori degli altri;
- il raggiungimento di uno sviluppo armonico della personalità
- la capacità di scelte autonome e responsabili.
Metodologia
In generale
Negli interventi verrà utilizzato un approccio educativo teso a valorizzare il confronto delle opinioni in un clima di rispetto reciproco. Le metodologie didattiche attive, come attivazioni, simulate, giochi di ruolo, saranno centrali nella conduzione del lavoro. Verrà favorita una gestione efficace della comunicazione, valorizzata dall'ascolto attivo, ossia in linea con l'educazione socio-affettiva. Il lavoro in piccoli gruppi e con le suddette metodiche attive favorirà la promozione di un atteggiamento rilassato e positivo nei confronti dei temi dello sviluppo sessuale.
In particolare, il programma si articolerà in tre moduli che l’operatore potrà ridefinire e adattare alle specifiche esigenze del gruppo classe. Una seria e accurata analisi della domanda (nello specifico della scuola e del gruppo classe in questione), unitamente a un’analisi dei punti di forza e di debolezza degli studenti, consentirà all’esperto di organizzare adeguatamente il lavoro.
Pianificazione dell’intervento
Prima di cominciare il lavoro con le classi, il consulente attuerà un'accurata analisi della domanda e dei bisogni.
L’incontro preliminare con gli insegnanti e i genitori fornirà la chiave per analizzare la domanda di formazione posta all’operatore. Al di là di una semplice lettura della richiesta, in tale contesto sarà infatti possibile individuare la vera domanda posta dalla scuola unitamente alle necessità manifestate anche dai genitori. Tra le altre cose, è importante che il consulente si organizzi intorno ad alcune domande basilari: a quali esigenze delle diverse componenti scolastiche dovrebbe rispondere tale progetto? quali sono le loro aspettative rispetto all’iter formativo in questione? secondo gli insegnanti, quali sono le esigenze dei ragazzi? la richiesta si colloca all’interno di un più ampio processo o il percorso si esaurisce con il presente progetto? e così via.
Inoltre, attraverso i dati che emergeranno dai questionari di entrata, l’operatore potrà individuare i bisogni dei ragazzi e quindi “tarare” l’intervento su quella base. La lettura dei bisogni sarà facilitata dal contatto con insegnanti e genitori nell’ambito della riunione che precede l'inizio dell'attività in classe.
A completamento di quanto sopra, sarà fondamentale tenere in considerazione le caratteristiche specifiche del contesto ambientale in cui la scuola si colloca e su quelle del gruppo classe, sia dal punto di vista sociale (livello socio-culturale medio, zona urbana o extraurbana, uso o meno del dialetto, ecc.) che psicologico. Inoltre, verrà considerato anche il livello formativo dei ragazzi sulle tematiche della sessualità, tenendo anche conto del lavoro che gli insegnanti potrebbero avere svolto precedentemente in classe.
Prerequisiti
Un prerequisito fondamentale per una buona riuscita dell’intervento è che l’insegnante di scienze abbia affrontato e approfondito gli aspetti anotomo-fisiologici della riproduzione. In tal modo, i ragazzi avranno fin dal principio del corso una maggiore dimestichezza con il linguaggio della sessualità e in particolare conosceranno le parti anatomiche maschili e femminili e il loro funzionamento. Oltre a questo requisito, indispensabile per la realizzazione del progetto risultano le seguenti condizioni:
- garanzia di un incontro con almeno un insegnante della classe in cui viene realizzato il progetto (a tal fine il progetto prevede 3 ore per ogni istituto scolastico)
- maggior consapevolezza da parte dell’insegnante che l’eventuale richiesta della loro astensione dagli incontri in classe con l’esperto esterno non significa chiusura nei loro confronti ma una facilitazione al dialogo e al confronto per gli studenti dovuta al particolare tipo di progetto che mal di concilia con il loro ruolo di insegnanti che esprimono giudizi sulle diverse attività didattiche svolte dai ragazzi
- azione di informazione sui genitori da parte della scuola tramite la distribuzione del depliant predisposto dal Servizio educazione e che viene fornito alla scuola tramite gli esperti incaricati della docenza
- messa a disposizione della classe dell’opuscolo informativo sui metodi contraccettivi predisposto dai professionisti aziendali
- verifica, da parte della scuola, della disponibilità a partecipare agli incontri programmati per i genitori in modo da avere la presenza del numero minimo di partecipanti ed evitare un improprio utilizzo delle risorse aziendali.
Tecniche
Il coinvolgimento e la partecipazione dei ragazzi possono essere stimolati utilizzando tecniche di attivazione, di cui diamo qui di seguito alcuni esempi.
Schede di lavoro per il confronto delle opinioni
Ogni scheda contiene una lista di affermazioni che rispecchiano luoghi comuni e opinioni diffuse tra i giovani. Queste non sono né giuste né sbagliate, non si tratta di individuare la risposta corretta, ma di esprimere accordo o disaccordo. Le frasi formulate sono state tratte sia dall'esperienza diretta con i ragazzi che da ricerche e studi. Questo lavoro prevede una prima fase individuale, per facilitare la riflessione, una fase intermedia di discussione in sottogruppo e una finale in plenaria di approfondimento delle tematiche con la facilitazione del conduttore. Tale strumento consente ai ragazzi di esprimere le proprie idee confrontandosi con gli altri, avendo quindi modo di affrontare i diversi aspetti della sessualità.
Scale di autovalutazione
Le scale di valutazione sono costituite da un elenco di domande che mirano a mettere in evidenza atteggiamenti e comportamenti relativi a diverse aree tematiche della sessualità. Tali domande intendono proporre una riflessione sul proprio modo di pensare e agire. In quanto riflessione intima, essa deve essere svolta individualmente e in modo anonimo; a questa prima fase seguirà un confronto in plenaria sugli aspetti generali.
Gioco di ruoli
Si tratta della drammatizzazione di una situazione reale o fantastica: alcuni ragazzi recitano il ruolo di personaggi (scelti dal conduttore e istruiti sui ruoli da ricoprire sulla base di un canovaccio), mentre i compagni fanno la parte del pubblico e osservano. Alla fine della simulata, gli attori raccontano come si sono sentiti, mentre gli spettatori riportano le loro impressioni e "letture" del dramma. Nella discussione successiva il conduttore potrà facilitare i ragazzi a condividere i propri vissuti sui temi trattati.
Questa tecnica facilita l'esplorazione di vissuti e sentimenti e consente ai ragazzi di mettersi nei panni degli altri per poter quindi comprendere comportamenti e reazioni diversi dai propri, consentendo inoltre una maggiore consapevolezza dei propri sentimenti e di quelli degli altri.
Storie di vita
In taluni casi vengono utilizzate brevi storie di vita che vedono come protagonisti alcuni adolescenti in situazioni che i ragazzi possono riconoscere o che potrebbero realmente realizzarsi. I ragazzi lavorano in sottogruppo con il compito di inventare un finale. La discussione in plenaria consente di approfondire le tematiche stimolate dalla storia e di far emergere le diverse opinioni.
I ragazzi si possono immedesimare con i protagonisti e quindi riconoscere le emozioni proprie e degli altri. Queste storie consentono di far emergere contenuti personali, senza che i ragazzi debbano esporsi in prima persona, ma attribuendo ai personaggi i propri sentimenti e le proprie scelte.
Per ulteriori informazioni sul Servizio di Educazione alla salute offerto congiuntamente da studio D'Auria e AST Form@Mentis, contattare lo studio ore ufficio allo 0985 43877 oppure al 3334906617. La richiesta di informazioni può essere inoltrata anche a mezzo posta elettronica: gdauria@hotmail.com.


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