1. Il
Pedagogista è lo specialista dei processi educativi e della formazione in
possesso di specifica laurea quadriennale o quinquennale (3+2). L’esercizio
della professione di pedagogista comprende l'uso degli strumenti conoscitivi,,
metodi,metodologie, tecnologie, strategie e tecniche d’intervento per la
prevenzione, la diagnosi, le attività di assistenza, di consulenza e di
trattamento abilitativo e riabilitativo in ambito educativo, culturale e
pedagogico rivolte alla persona, alla coppia, alla famiglia, al gruppo e alla
comunità.
2. Il
pedagogista può svolgere, presso le Pubbliche Amministrazioni e nei servizi
pubblici e privati, compiti e funzioni di consulenza tecnico- scientifica e
attività di coordinamento, di direzione, di monitoraggio e di supervisione
degli interventi a valenza educativa, formativa e pedagogica in particolare nei
comparti: educativo, sociale, sanitario e penitenziario; nonché attività di
orientamento scolastico e professionale, di attività di promozione culturale
anche attraverso l’organizzazione d’iniziative tecnico-scientifiche, la
produzione e diffusione di pubblicazioni, l’allestimento la consulenza e
l’aggiornamento di siti specialistici e lo svolgimento di consulenze on-line;
3. Il
pedagogista svolge altresì attività didattica, sperimentazione e ricerca nello
specifico ambito professionale.
Il pedagogista potrà intervenire direttamente in contesti
educativi e sociali dove la sua competenza pedagogica indirizzerà l'iter
formativo e riabilitativo di persone che vivono situazioni personali e
socio-affettive molto difficili e coordinerà gli educatori sociali e sanitari,
i psicologi junior e gli assistenti sociali triennali.
Il pedagogista può trovare collocazione, in qualità di
dipendente o libero professionista, aprirsi uno studio privato o studio
associato con colleghi o avvocati, psicologi, filosofi, sociologi, medici. Il
pedagogista può, inoltre, operare in qualità di libero professionista in tutti
i settori previsti dal ruolo.
Potrà esercitare la sua azione in agenzie educative, in
strutture pubbliche e private che si occupano, dall'infanzia all'età adulta, di
persone con profondi bisogni specifici. In particolare è in grado di assumere
ruoli molto qualificati nell'ambito della consulenza, supervisione, formazione,
coordinamento, progettazione .
c) esplicitazioni sintetiche del profilo professionale
Il pedagogista nel sistema integrato di servizi creato con la
legge 328 interviene per il soddisfacimento dei bisogni educativi presenti
nella nostra comunità, soprattutto per quelli connessi : alla
tossicodipendenza, all' handicap , all'AIDS, alla violenza sui minori,alle
adozioni, agli affidi, al disagio giovanile, alla emarginazione sociale, alla
mortalità scolastica, all'integrazione degli extracomunitari ed altri.
Attraverso la definizione del ruolo del pedagogista si può
favorire una migliore qualificazione del sistema integrato di servizi sociali
da cui dipende la riuscita della trasformazione istituzionale in atto, la
crescita culturale della collettività e la formazione delle future
professionalità da impiegare nel mercato del lavoro.
Il pedagogista, unitamente alle altre figure professionali,
contribuisce a fornire una più articolata lettura dei sempre più complessi
problemi educativi e individua ed indica le modalità operative da attivare in
tale campo.
Opera a vari livelli presso enti centrali e territoriali,
svolge funzioni tecniche e di consulenza per gli atti e gli interventi delle
amministrazioni.
Le competenze consistono nell'individuazione dei bisogni e
degli ambiti rispetto ai quali avviare una "ricerca-azione" e nel
predisporre le "risorse" e gli "strumenti necessari" per
condurla; consistono, inoltre, nella programmazione, elaborazione e verifica
dei "piani d'intervento" di propria competenza; consistono, infine,
nella progettazione e nel coordinamento delle "attività di formazione"
degli operatori socio-educativi, socio-sanitari, socio-assistenziali e
culturali;
Il pedagogista, per espletare le sue funzioni utilizza i
metodi, le tecniche e gli strumenti della ricerca educativa, la quale ha uno
statuto epistemologico e scientifico equivalente a quello di ogni altro tipo di
ricerca collocato all'interno delle problematiche delle scienze umane e sociali
comuni alla medicina, alla sociologia, alla psicologia in relazione tra teorico
e sperimentale, tra qualitativo e quantitativo.
Si tratta di metodi e strumenti scientifici come
"l'osservazione sistematica", i " test " (i test
attualmente in commercio per i pedagogisti sono edizioni Erikson), i
"questionari", i "colloqui", l'"indagine clinico
educativa" e "statistica", in grado di essere usati in
situazioni "naturali", di cogliere elementi di "contesto" e
di "relazioni", di esplorare dimensioni "oggettive" o di
"gruppo" e di collegare le conoscenze all'intervento.
La ricerca-azione condotta dal pedagogista non é finalizzata
solo alla formazione come si può facilmente pensare, ma é promotrice di
sperimentazioni, di nuove ipotesi di organizzazioni di lavoro, necessaria alla
progettazione degli interventi e soprattutto é "valutazione e trattamento
di situazioni educative".
Il pedagogista é, quindi, esperto in varie tecniche della
ricerca educativa; egli imposta i piani di ricerca-azione, li conduce avanti,
formula i "profili pedagogici", predispone i piani d'intervento e di
"trattamento pedagogico" e li realizza; verifica l' iter di realizzazione
e di produttività nel caso in cui l'intervento é affidato ad altri operatori. .
L’attività svolta dal pedagogista é così un'attività diversa
da quella svolta dagli educatori professionali di bambini, di giovani o adulti
Egli rileva sistematicamente da una parte i bisogni e le
risorse disponibili nel territorio al fine di attuare gli interventi e
dall'altra soddisfa i bisogni educativi presenti nella popolazione sia che
vengano espressi in forma di domanda esplicita che di domande latenti o come
bisogno insorgente anche mediante attività di trattamento abilitativo o
riabilitativo.
Il pedagogista assolve, inoltre, il compito di fornire alle
famiglie il “sostegno educativo specialistico" e la "consulenza
pedagogica" sia per quanto concerne i problemi familiari e di educazione
dei figli che per quanto riguarda problemi legati a stati di svantaggio od
abbandono dei figli, ad adozioni o ad affidi.
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