Delirium:
il delirium viene tipicamente descritto come un'alterazione della
coscienza; chi ne soffre, talvolta in maniera improvvisa, ha grande
difficoltà a concentrarsi e a focalizzare l'attenzione e non riesce a
mantenere coerente e finalizzato il flusso dei suoi pensieri. Nelle
prime fasi del delirium la persona appare spesso irrequieta, specie di
notte. Il ciclo sonno-veglia è sovente alterato e la persona è
sonnolenta durante il giorno, mentre durante la notte è agitata. In
genere le notti insonni e il buio peggiorano la situazione. Sono
frequenti gli incubi. Le persone che soffrono di delirium sono
incapaci di impegnarsi in una conversazione poiché la loro attenzione è
labile e il loro pensiero frammentato. Nei casi più gravi l'eloquio è
divagante e incoerente. Smarriti e confusi, alcuni individui affetti da
delirium possono perdere la capacità di orientarsi nel tempo e nello
spazio e di riconoscere le persone. Talvolta la loro capacità di
attenzione è talmente labile che diventa impossibile porre loro domande
per indagarne la capacità di orientamento.
Sono comuni deficit della memoria, specialmente di quella a breve termine (vedi glossario).
Nell'arco della giornata, tuttavia, tali persone hanno degli intervalli
di lucidità durante i quali sono vigili e coerenti. Questi momenti nel
corso della giornata contribuiscono a distinguere il delirium dalla
demenza. Molto frequenti sono anche le alterazioni percettive; inoltre gli individui possono scambiare situazioni non familiari per familiari,
per esempio affermando di trovarsi a casa anziché in ospedale. Sebbene i
deliri e le allucinazioni siano comuni, in particolar modo le
allucinazioni visive e visivo-uditive, essi non sono sempre presenti.
Gli individui che soffrono di delirium sono molto instabili dal punto di
vista emozionale e possono passare con rapidità estrema da uno stato
emotivo all'altro: ansia, depressione,
paura, collera, euforia e irritabilità. Sono frequenti anche
manifestazioni come febbre, vampate al volto, pupille dilatate, tremori,
tachicardia, sbalzi di pressione e incontinenza delle urine e delle
feci. Il delirium può presentarsi in persone di ogni età, ma è più comune tra i bambini e gli anziani.
Risulta che il 10-15% degli anziani ricoverati nei reparti di chirurgia
sviluppa il delirium dopo aver subìto un intervento chirurgico (Miller,
1981). Sebbene i tassi di incidenza siano estremamente variabili, anche
considerando i valori più bassi è chiaro che il delirium rappresenta un
grave problema per gli anziani. Il tasso di mortalità per il delirium è
elevato; circa il 40% dei pazienti muore, o per la condizione che ha causato il delirium o per l'instaurarsi di un grave stato di astenia (vedi glossario) (Rabins e Folstein, 1982).
Demenza:
questo disturbo, impropriamente chiamato comportamento senile, consiste
in un graduale deterioramento delle capacità intellettive fino al punto
in cui risultano compromessi il funzionamento sociale e lavorativo. La difficoltà a ricordare le cose, specialmente gli eventi recenti, è il sintomo più rilevante della demenza.
Alcuni individui che soffrono di demenza possono lasciare incompiuti
dei compiti poiché dopo un'interruzione dimenticano di tornare a quello
che stavano facendo. Può accadere che un genitore non ricordi più il
nome di un figlio, o dimetichi addirittura di avere dei figli, e quando
questi lo vanno a trovare può non riconoscerli. I soggetti con demenza
possono perdersi in un ambiente familiare. Inoltre la loro capacità di
giudizio risulta spesso alterata, e hanno difficoltà a comprendere le
situazioni, a pianificare delle attività o a prendere delle decisioni.
Essi
non si comportano più nel modo abituale e perdono il controllo deli
loro impulsi; possono usare un linguaggio volgare, raccontare
barzellette sconvenienti, rubare nei negozi e fare proposte sessuali a
estranei. La capacità di pensiero astratto si deteriora, mentre le alterazioni nella sfera emozionale sono comuni e comprendono i sintomi della depressione,
l'appiattimento dell'affettività e sporadiche crisi emozionali. Risulta
possibile che essi presentino anche un deterioramento delle funzioni
del linguaggio, che si manifesta in un eloquio vago o vuoto e nell'incapacità di ricordare il nome di oggetti familiari.
Possibili sono anche alterazioni delle capacità motorie, come lavare i
denti con lo spazzolino o vestirsi. La demenza può essere progressiva,
statica o remittente, a seconda della causa. Molte persone affette da
demenza progressiva rimangono isolate e apatiche. Nella fase terminale
della malattia la personalità perde in vivacia e integrità; i parenti e
gli amici riferiscono che la persona non è più la stessa. Nelle ultime fasi la persona non è più consapevole di ciò che la circonda.
La prevalenza della demenza aumenta con l'avanzare dell'età. Uno studio
svolto negli Stati Uniti ha rilevato una presenza dll'1% nella fascia
di età compresa tra i 65 e i 74 anni, del 4% tra i 75 e gli 80 anni e
del 10% dopo gli 80 anni (George e altri, 1991).
Riferimenti bibliografici:
George, L.K., Landoman, R., Blazer, D.G., Anthony, J.C. (1991). Cognitive impairment. In L.N. Robins & D.A. Regier, Psychiatric Disorders in America. New York: Free Press.
Miller, H.R. (1981). Psychiatric morbidity in elderly surgical patients. British Journal of Psychiatry, 128, 17-20.
Rabins, P.V., Folstein, M.F. (1982). Delirium and dementia: Diagnostic criteria and fatality rates. British Journal of Psychiatry, 140, 149-153.
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