SCHIZOFRENIA: i sintomi caratteristici della schizofrenia comprendono
disfunzioni in diversi ambiti di primaria importanza: il pensiero, la
percezione e l'attenzione; il comportamento motorio; lo stato affettivo o
emozionale nonché il funzionamento nei diversi ambiti dell'esistenza. La gamma
dei problemi delle persone a cui viene diagnosticata la schizofrenia è molto
estesa, benché tipicamente i pazienti manifestino solo alcuni di questi
problemi. Il DSM descrive tre tipi di schizofrenia, in accordo con le diverse
sintomatologie mostrate: la schizofrenia disorganizzata, quella catatonica e
quella paranoide. Essendo gli effetti della malattia così vari e ampi è stato
necessario suddividere i sintomi in positivi e negativi, più altri che non
appartengono esattamente ad alcuna di queste due categorie.
I sintomi positivi: comprendono gli eccessi, come l'eloquio
disorganizzato, le allucinazioni, i deliri e i comportamenti bizzarri.
L'eloquio disorganizzato, conosciuto anche come disturbo formale del pensiero,
si riferisce all'incapacità di organizzare le idee e di parlare in modo che un
ascoltatore possa comprendere. I discorsi di uno schizofrenico sono incoerenti,
i frammenti di pensiero e le immagini non sono connessi e risulta difficile
capire esattamente ciò che egli vuole dire. Talvolta l'eloquio è caratterizzato
da un allentamento dei nessi associativi o deragliamento, per cui la persona
non è in grado di rimanere focalizzata su un argomento e si lascia trsportare
alla deriva sulla scia di una serie di associazioni evocate da un'idea
proveniente dal passato. Spesso i pazienti schizofrenici riferiscono che il
mondo appare loro diverso, in qualche misura, o persino irreale. Alcuni parlano
di cambiamenti nel modo di sentire il proprio corpo, oppure la depersonalizzazione
(vedi disturbi dissociativi) può essere tale che il corpo viene percepito come
se fosse una macchina.
Le distorsioni più drammatiche della percezione sono le allucinazioni,
esperienze sensoriali in assenza di qualunque stimolo ambientale. Le
allucinazioni di tipo uditivo sono assai più frequenti di quelle di tipo
visivo. Le più comuni sono quelle che si riferiscono ad una voce che ripete i
pensieri della persona, o a voci che litigano fra loro. I deliri sono invece
convinzioni contrarie alla realtà dei fatti. Lo schizofrenico ne soffre in
quanto non si rende conto della sua condizione; egli appare assolutamente
inconsapevole di ciò che gli succede e ritiene che sia tutto normale (Amador e
altri, 1994). Egli è convinto di essere suo malgrado il bersaglio di un agente
esterno che gli impone determinate sensazioni, oppure che i suoi pensieri
vengano emanati e che gli altri possano venirne a conoscenza.
I sintomi negativi: comprendono i deficit comportamentali, come
l'abulia, l'alogia, l'anedonia, l'appiattimento dell'affettività e
l'asocialità. L'abulia, o apatia, è una mancanza di energia e un'apparente
assenza di interesse per quelle che sono le consuete attività quotidiane. I
pazienti possono trascurare l'abbigliamento e l'igiene personale, i capelli
sono spettinati, le unghie sporche, i denti non lavati. Inoltre essi mostrano
grande difficoltà nel portare avanti le attività lavorative, scolastiche o
domestiche e trascorrono gran parte del tempo sedendo qua e là senza far nulla.
L'alogia è un disturbo negativo del linguaggio che può assumere diverse forme.
Nella povertà di eloquio la quantità di linguaggio prodotto è fortemente
ridotta; nella povertà di contenuto dell'eloquio la quantità di eloquio è
adeguata ma trasmette poche informazioni e tende ad essere vaga e ripetitiva.
L'anedonia è una perdita di interesse o di piacere; si manifesta come mancanza
di interesse nelle attività ricreative, incapacità di sviluppare rapporti
stretti con le altre persone e mancanza di interesse per l'attività sessuale.
Gli schizofrenici che presentano un appiattimento dell'affettività
invece, non reagiscono praticamente a nessuno stimolo. Hanno lo sguardo vuoto,
i muscoli del viso totalmente inespressivi, gli occhi privi di vita. Quando si
rivolge loro la parola rispondono con un tono di voce piatto e incolore. Il
concetto di appiattimento dell'affettività si riferisce solo all'espressione
esterna delle emozioni e non all'esperienza interiore del paziente, che a volte
non è affatto impoverita. Alcuni pazienti schizofrenici presentano anche gravi
compromissioni nei rapporti sociali; hanno pochi amici, mediocri abilità
sociali e sono scarsamente interessati a stare insieme alla gente.
Schizofrenia disorganizzata: è caratterizzata da un eloquio
disorganizzato che rende difficile all'ascoltatore seguire i discorsi della
persona. Il paziente può inventare parole nuove, può ridere senza motivo o
cadere in improvvisi attacchi di pianto. Il suo comportamento è disorganizzato
e non finalizzato ad uno scopo; per esempio, può legarsi un nastro intorno
all'alluce o muoversi senza posa, indicando degli oggetti senza alcuna ragione
apparente. Inoltre non cura assolutamente il suo aspetto, non si lava, non si
pettina e non cura l'igiene orale.
Schizofrenia catatonica: i sintomi più evidenti sono quelli
riguardanti l'attività motoria. Nei pazienti catatonici si alternano stati di
immobilità fisica a stati di sfrenato eccitamento, ma possono predominare i
sintomi motori dell'uno o dell'altro stato. I catatonici resistono alle
istruzioni e ai comandi e spesso ripetono a pappagallo (ecolalia) una parola o
una frase appena pronunciata da un'altra persona. Gli arti del catatonico in
stato di immobilità possono presentare rigidità e gonfiore; malgrado
l'apparente stato di totale oblio, il paziente è a volte in grado di riferire
tutto quello che è successo durante lo stupor catatonico. Nello stato di eccitamento
catatonico egli può gridare e parlare in maniera incessante e incoerente,
continuando nel frattempo a camminare avanti e indietro con grande agitazione.
Schizofrenia paranoide: l'elemento cruciale è la presenza dei deliri.
I deliri di persecuzione sono i più frequenti, ma sono comuni anche deliri di
grandezza, nei quali il paziente manifesta un senso esagerato della propria
importanza, del proprio potere, della proprie conoscenze e della propria
identità. Alcuni soggetti sono tormentati da deliri di gelosia, cioè dalla
convinzione, priva di fondamento, che il loro partner sessuale sia infedele. Ai
deliri possono accompagnarsi vivide allucinazioni uditive. Inoltre accade di
frequente che tali soggetti sviluppino idee di riferimento; essi incorporano
eventi ordinari all'interno di un sistema delirante e leggono un significato
personale nelle più comuni attività altrui. Per esempio, pensano che frammenti
di conversazioni colti per caso si riferiscano a loro, che la frequente
presenza di una certa persona in una strada che essi percorrono abitualmente
significhi che sono sorvegliati, e che quello che vedono in televisione o
leggono sulle riviste in qualche modo faccia riferimento a loro. Gli
schizofrenici paranoidi sono agitati, polemici, irascibili e talvolta violenti.
Riferimenti
bibliografici:
Amador, X.F., Flaum,
M., Andreasen, N.C., Strauss, D.H., Yale, S.A., e altri (1994). Awarness of
illness in schizophrenia ans schizoaffective and mood disorder. Archives of
General Psychiatry, 51, 826-836.
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