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mercoledì 23 maggio 2012

Dizionario della disabilità: lettera I

Parola Definizione
Iatrogeno
Risultante da una terapia; una cura che segue un trattamento adeguato è probabilmente iatrogena. Malattie iatrogene, comunque, spesso sono il risultato di effetti collaterali indesiderati di terapie. Esempi includono displasia broncopolmonare da trattamento per la sindrome di sofferenza respiratoria e farmaci che producono iperattività o letargia. Un certo grado di disturbo iatrogeno può essere implicito in un dato trattamento e non inficia necessariamente il valore della terapia o l'abilità del terapeuta. Le malattie iatrogene rappresentano una buona parte del rischio incluso nel rapporto rischi-benefici associato a qualsiasi intervento.
Icing
Trattamento con il ghiaccio. L'uso di uno stimolo molto freddo applicato alla pelle per facilitare il funzionamento neuromuscolare.
Identificazione
Un meccanismo di difesa psicologica per cui una persona forma un'immagine mentale di un'altra persona che ammira e quindi tenta di pensare, agire e sentire nel modo in cui quella persona pensa, agisce e sente. I bambini con disabilità dello sviluppo spesso si identificano con qualcuno che è molto potente (come "l'incredibile Hulk") come un modo di affrontare i propri sentimenti di impotenza. chiedendo al bambino qual'è il suo personaggio o la sua persona preferita, si può avere il senso dell'impatto emotivo della disabilità del bambino sull'immagine di sé e sull'autostima.
Idiot savant
Una persona con ritardo mentale o intelligenza normale nella fascia bassa che ciononostante può compiere atti di straordinario valore intellettuale in aree molto circoscritte, quali matematica, musica, gioco degli scacchi, memoria, date o lettura (come per iperlessia). Questi talenti isolati richiedono sia componenti neurobiologiche che pratica. E' più probabile osservarli in presenza di disabilità dello sviluppo coesistenti come l'autismo.
Imbecille
Termine desueto e inaccettabile per una persona con ritardo mentale e un QI tra 25 e 50; derivato dal latino imbecillus "debole".
Imprinting
un tipo di apprendimento animale in cui uno stimolo ambientale specifico elicita un modello di comportamento geneticamente preprogrammato solo quando l'accoppiamento stimolo-risposta si verifica durante un periodo critico e sensibile di sviluppo; il comportamento risultante è particolarmente resistente all'estinzione. Il fenomeno fu inizialmente descritto da Konrad Lorenz in paperi fatti nascere da oche selvatiche. se un apprendimento analogo si verifichi negli esseri umani è oggetto di dibattito.
Inarcamento
La tendenza di un neonato a curvare la testa, collo e schiena in una curva concava all'indietro come se si ritirasse o allontanasse da uno stimolo frontale. Può essere una manifestazione di un riflesso tonico labirintico esagerato e può quindi suggerire una diagnosi di tipo motorio. Può anche essere un pattern comportamentale osservato in bambini con autismo, disturbi pervasivi dello sviluppo e con altri pattern evolutivi atipici.
Indipendenza
L'abilità di autogovernarsi e automantenersi. per persone con disabilità dello sviluppo, il vivere indipendente spesso è supportato da una rete di servizi che forniscono protezione mentre massimizzano l'indipendenza. Sebbene ciò possa significare qualcosa di semplice come cure domiciliari e attrezzature adattive, i servizi possono includere anche molti supporti alle abilità di vita quotidiana per persone con danni cognitivi più gravi. Questi includono supporti quali trasporto, gestione della casa e del bilancio e lavoro con sostegno o condiviso.
Infiammazione
Una reazione locale del corpo ad un insulto, danno o infezione, che comprende rossore, calore, gonfiore e dolore.
Inion
Prominenza occipitale, il punto più sporgente sul retro del cranio.
IperCKemia
La creatinfosfochinasi (CPK, meglio nota come CK), è un enzima che serve a fornire energia al muscolo per la contrazione. Essa è contenuta soprattutto nel muscolo scheletrico e, in quantità inferiore, nel muscolo cardiaco e in altri organi e tessuti. Normalmente la CK viene rilasciata dal muscolo nel sangue (o più precisamente nel siero) e questo spiega perché tutte le persone ne possiedano una certa quantità. Tale quantità, però, può risultare più elevata della norma e in tal caso si parla di iperCKemia (o iperCPKemia), la quale si verifica in tutte quelle condizioni che comportano un danno del muscolo.

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