Parola | Definizione |
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Dattilologia |
Linguaggio delle dita; mezzo di comunicazione per persone
sordomute. Ne esistono vari sistemi; alfabeto delle dita, alfabeto
tattile e lo spell system americano (one-hand manual alphabet) con una
configurazione per ognuna delle 26 lettere.
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Day care |
Cure giornaliere; servizi e programmi su base non
residenziale che forniscono cura, stimolazione e socializzazione a
bambini, anziani, persone con disabilità dello sviluppo e altre persone
dipendenti su una base non residenziale. La cura è fornita durante il
giorno e i clienti tornano alle loro case la sera.
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Deambulazione |
Il camminare. Un ritardo della deambulazione spesso turba e
desta preoccupazione nei genitori in modo sproporzionato rispetto al
suo significato evolutivo. L'equazione preconscia genitoriale di una
mobilità eretta ad un anno con l'essere pienamente umano appare più
forte con l'associazione fra linguaggio a due anni e intelligenza
normale. Molti bambini camminano in modo autonomo fra i dodici e i
tredici mesi. Il range del camminare normale è 7-24 mesi. Nelle persone
con disturbi motori la deambulazione è classificata in accordo al
livello di supporto (stampelle, sedie a rotelle ecc..) necessario e alla
distanza che può essere coperta. Un ritardo del camminare è spesso
notato nella diplegia cerebrale spastica (paralisi di entrambi i lati
del corpo); altri tipi di paralisi cerebrale sono sospettati in seguito a
ritardi nel rigirarsi e nello stare seduti.
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Decibel (dB) |
Un misura quantitativa dell'intensità del suono. In
audiologia, l'intensità di un suono è un rapporto che è misurato con un
livello di suono di riferimento standard. L'intensità relativa dei suoni
è espressa su scala decibel (dB). Il bisbigliare è circa 30 dB, la
conversazione normale è compresa tra 50 e 65 dB e un asciugacapelli è 70
dB.
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Decodifica |
Pronuncia di parole; l'abilità di pronunciare lettere e
parole scritte. Il decodificare è distinto dalla comprensione, che
implica il capire il materiale letto.
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Deficit |
Per deficit si intende una assenza, malformazione,
insufficienza o anomalia di un organo, di una struttura anatomica, di
una funzione mentale, psicologica o fisiologica.
Si tratta di un elemento "dato", non modificabile e, per le conoscenze
attuali, irreversibile, e da considerare quindi parte della struttura
permanente nell'individuo.
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Deficit Associati |
Eventi neurocomportamentali che non derivano direttamente
dalla diagnosi evolutiva primaria, ma che piuttosto indicano un
coinvolgimento cerebrale più diffuso e suggeriscono la possibilità di
altre diagnosi evolutive. I deficit associati possono essere più
disabilitanti della diagnosi primaria, il loro impatto sul funzionamento
non è semplicemente additivo e riflettono il continuum sottostante di
disabilità dello sviluppo.
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Deiscenza |
Il disgiungere o l'aprire una ferita chirurgica chiusa.
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Dermatomero |
L'area cutanea innervata da una singola radice dorsale del nervo per sensazione e risposta motoria.
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Diagnosi |
La diagnosi è sia un processo che una conseguenza. E' il
processo di rilevare e categorizzare segni e sintomi (,medici, emotivi o
sociali) presentati da un individuo e formulare una indicazione basata
su questa rilevazione. La diagnosi implica anche eliminare altre
possibili categorizzazioni e cause così da identificare una specifica
condizione patoologica. Il termine diagnosi tende a essere ristretto al
processo sviluppato dai medici. Assistenti sociali, psicologi,
infermieri ed educatori utilizzano più frequentemente il termine
assessment.
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Disabilità |
Il concetto di disabilità è un termine ombrello(secondo la
classificazione ICF) che identifica le difficoltà di funzionamento della
persona sia a livello personale che nella partecipazione sociale.
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Distrofie congenite |
Con il termine di distrofie muscolari congenite (DMC) viene
indicato un gruppo di malattie clinicamente eterogenee e relativamente
frequenti nella popolazione, che esordiscono abitualmente entro il primo
anno di vita e sono trasmesse con carattere autosomico recessivo. Ciò
significa che l'alterazione del DNA è presente in entrambi gli elementi
di una coppia di cromosomi ed è quindi necessario che vi siano due copie
del gene affetto perché la malattia si manifesti. Generalmente entrambi
i genitori sono portatori e il rischio di ricorrenza della malattia,
per una coppia che abbia già avuto un figlio affetto, è del 25% ad ogni
gravidanza. Negli anni più recenti, questo gruppo di malattie è stato
via via meglio definito. Se ne stanno infatti individuando continuamente
nuove forme e aggiornando la classificazione.
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Distrofie miotoniche |
Le distrofie miotoniche sono malattie genetiche
multisistemiche che colpiscono prevalentemente il muscolo scheletrico e,
in varia misura secondo le forme, quello cardiaco (difetti di
conduzione, aritmie, cardiomiopatia dilatativa), il corpo vitreo
dell'occhio (cataratta), le ghiandole sessuali (atrofia delle gonadi,
sterilità), il sistema endocrino (ipotiroidismo, diabete), il muscolo
liscio (disturbi gastrici, stitichezza) e il sistema nervoso centrale
(ritardo intellettivo, alterazioni comportamentali
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Disturbo d'ansia |
Termine generico per un gruppo di disturbi caratterizzati
da: 1- uno stato interno di ansia estrema e destabilizzante; 2 - un
pattern comportamentale di evitamento. Alcuni disturbi d'ansia hanno una
natura episodica, come i disturbi di panico, mentre altri sono più
cronici, come il disturbo da ansia generalizzata. La persona ceh prova
ansia sviluppa una successiva e ricorsiva paura di riprovare lo stato
interno in risposta a certi stimoli esterni e una limitazione
progressiva delle esperienze di vita dovute al bisogno di evitare quegli
stimoli che provocano ansia.
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mercoledì 23 maggio 2012
Dizionario della disabilità: lettera D
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