di Giuseppina D’Auria
Le attività delle Scuole di
formazione della pubblica amministrazione sono finalizzate all'attuazione di
cinque obiettivi formativi a cui vengono ispirate le iniziative didattiche, che
si indicano nel trasmettere e far assimilare pienamente la cultura del
servizio, razionalizzare la conoscenza della fenomenologia sociale per
comprendere le situazioni complesse, diffondere la consapevolezza di una
progressiva integrazione nella realtà europea, accreditare l'esigenza di una
costante comunicazione all'opinione pubblica degli obiettivi e dei risultati
raggiunti dall'Amministrazione e sviluppare la cultura della gestione
manageriale. La cultura del servizio
ha sua ragione d’essere nella convinzione che una formazione completa e
veramente incisiva, oltre che trasmettere conoscenze, debba fondarsi sui
principi etici,. Pertanto si avverte la necessità di intervenire alla radice
dei comportamenti, sviluppando l'"animus
servendi" ed il senso di appartenenza all'Amministrazione, che svolge
un'attività diretta al soddisfacimento del pubblico interesse, nella sua
accezione più ampia ed omnicomprensiva.
Solo con tale consapevolezza sarà
possibile assimilare pienamente la cultura del servizio, da intendere nel senso
del rispetto per l'Istituzione in quanto funzionale al bene comune e
all'interesse collettivo, e percepire l'importanza del contributo personale al
raggiungimento dei fini istituzionali.
La fenomenologia sociale,nelle sue molteplici interconnessioni, è
necessaria nell’arricchire e perfezionare il know-how tecnico amministrativo, con lo sviluppo di una qualità
professionale che acquisterà sempre maggiore importanza. In particolare,
nell'attuale periodo, caratterizzato dalla crescente complessità delle
relazioni sociali e istituzionali, si pone l'esigenza di articolare specifici
progetti formativi, destinati a fornire gli strumenti conoscitivi e operativi
necessari per interpretare le dinamiche della società, comprendere gli
accadimenti ed apprendere, in modo rapido ed efficace, ciò che vi è di cruciale
all'interno di una realtà complessa ed in continuo divenire. Con tale macro-obiettivo si intende far
crescere la cultura del dato statistico, fornendo le conoscenze indispensabili
per leggere ed interpretare correttamente i dati, per acquisire tutti gli
elementi utili a supportare il processo decisionale.
L'integrazione nella realtà europea corrisponde a un un'esigenza
culturale e funzionale fondata sulla convinzione che il progressivo
avvicinamento degli Stati dell'Unione, attraverso un'integrazione commerciale,
economica, monetaria e, chissà, forse anche amministrativa, non costituisce una
limitazione all'autonomia ed indipendenza dei rispettivi Stati ma diventa
un'occasione di sviluppo. Solo attraverso una costante opera di informazione e
consulenza da sarà possibile ovviare alle carenze di progettualità che
impediscono, l'integrale utilizzo delle potenzialità e delle risorse comuni in
ambito europeo e superare l’incompatibilità tra procedure amministrative
italiane ed i meccanismi europei particolarmente agili.
L'incremento della capacità comunicativa si riallaccia alla
intensificazione delle relazioni sociali e istituzionali all'interno e
all'esterno degli uffici a cui vengono richiesti livelli sempre più alti di
efficienza, economicità di gestione e soddisfazione delle esigenze dell'utenza,
che grazie ad una crescita sociale accentuata, sono in costante evoluzione.
Anche in questo caso si tratta di assimilare e diffondere una nuova cultura,
nella quale la comunicazione ha la stessa importanza dell'azione
amministrativa, anzi ne costituisce un aspetto imprescindibile, che
l'Amministrazione pubblica non può trascurare, nella sua qualità di struttura
complessa deputata all'esercizio di fondamentali funzioni dello Stato. La cultura della gestione manageriale si
mutua da sistemi e metodologie aziendalistiche di formazione compatibili con il
sistema pubblico, con specifico riferimento al cambiamento organizzativo, ai
livelli più elevati di informatica per un più proficuo utilizzo delle relative
tecnologie, ai sistemi di pianificazione e controllo dell’azione amministrativa
e alla gestione delle risorse umane. Proseguiranno, quindi, gli stage presso
imprese private allo scopo di stimolare l’analisi e il confronto tra i percorsi
formativi e le prospettive della managerialità privata e pubblica, per
evidenziare punti di contatto e differenze tra i due settori.
Nessun commento:
Posta un commento