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mercoledì 23 maggio 2012

Mass Media

Collegamenti telematici e satellitari, sistemi elettronici e a stampa non solo sono ormai parte integrante dell'economia della società, ma della società stessa abbracciano i valori, le conoscenze, i sistemi normativi, in una parola la cultura. Gran parte delle transazioni monetarie, infatti, avvengono ormai tramite un computer, così come l'acquisizione di notizie, modelli di comportamento, valori e conoscenze viene sempre più assunta tramite i nuovi mezzi di comunicazione via rete. L'esistenza di mezzi capaci di mettere in contatto, spesso in tempo reale, una grande quantità di individui è il prodotto di condizioni scientifiche, storiche e sociali da cui tali mezzi in qualche modo dipendono, ma che essi stessi contribuiscono a modificare.
La loro nascita in un contesto di industrializzazione avanzata ha a sua volta contribuito a rafforzare alcuni caratteri del sistema postindustriale, come, per esempio, l'affermarsi di bisogni funzionali a determinate strategie di marketing. Analogamente, nel campo della comunicazione politica, le novità conseguenti all'avvento dei mass media sono tali da rendere oggi improponibili candidati nel passato giudicati eccellenti. 
L'avvento di forme di comunicazione potenti come quelle rappresentate dai mass media ha suscitato una serie di interrogativi sulle possibilità di manipolazione dell'informazione da parte di chi detiene la proprietà di tali mezzi, sugli effetti che questi producono nel pubblico (a cui la comunicazione è rivolta come a un insieme indifferenziato di individui), sull'analisi dei contenuti da essi trasmessi. Ci si è chiesti quali caratteri specifici connotino la comunicazione di massa; se a essa siano legati effetti positivi come la diffusione dell'informazione, o tendenze inevitabilmente manipolatorie della pubblica opinione; come la comunicazione di massa incida sulle forme tradizionali di comunicazione; se essa sia portatrice di sviluppo e innovazione, o non piuttosto di un atteggiamento di quieta passività.

 

In sintesi

Che cosa sono i mass mediaCon l'espressione "mezzi di comunicazione di massa" si fa riferimento a strumenti come il cinema, la stampa, la pubblicità, la radio, la televisione, capaci di veicolare l'informazione a una pluralità di individui dispersi su un vasto spazio e per lo più non in rapporto tra loro.
Origini e sviluppi dei mediaStoricamente il fenomeno si è affermato intorno agli anni '30 del '900 (in seguito all'impiego di giornali, radio e cinema utilizzati a fini di propaganda dai regimi fascista e nazista), si è esteso durante la seconda guerra mondiale, è esploso intorno alla metà del secolo con l'avvento della televisione.
Gli effetti della comunicazione di massaSecondo Larsen, gli effetti dei mezzi di comunicazione di massa sono: lo sviluppo di agenzie di manipolazione simbolica, l'ampliamento del pubblico destinatario della comunicazione, la diffusione culturale, lo svecchiamento del linguaggio, la capacità di accrescere o diminuire la fama degli individui, l'accentuazione dei caratteri personali e l'attenzione all'immagine, la modificazione di alcuni caratteri della famiglia, l'aumentata visibilità dei beni materiali.
Le teorie sui mediaL'ampio dibattito sui mass media è riconducibile a diversi filoni di ricerca.
La teoria criticaLa teoria critica (T.W. Adorno, M. Horkheimer, J. Habermas ecc.) si sofferma sulla portata ideologica e manipolatrice dell'opinione pubblica.
L'approccio culturaleL'approccio culturale (E. Morin) focalizza l'attenzione sul contenuto della comunicazione mass mediale (la cultura di massa) e sugli effetti prodotti nel pubblico.
La teoria dell'egemoniaLa teoria dell'egemonia (Althusser e Poulantzas) conduce un'analisi semiologica e strutturale della comunicazione mass mediale, al fine di smascherarne la portata ideologica.
La scuola struttural-funzionalistaLa scuola struttural-funzionalista (P.F. Lazarsfeld, B. Berelson, R.K. Merton ecc.) analizza la comunicazione mass mediale secondo molteplici direzioni: il tipo di ricezione che il pubblico ha del messaggio; la portata simbolica del messaggio; i caratteri tipici del mezzo; il ruolo esercitato dai rapporti microsociali nella percezione del messaggio mass mediale; la legittimazione sociale prodotta da questi mezzi; gli effetti in termini di consapevolezza critica prodotti nel pubblico.
Il monopolio dell'informazioneIl controllo dei mezzi di comunicazione di massa da parte di pochi, o talvolta un solo proprietario, è un fatto riscontrato già al primo affermarsi dei mass media. Le tendenze monopolistiche di questi canali di comunicazione si sono manifestate inizialmente nel settore della stampa, per poi estendersi alle emittenze radio e televisiva.
Pubblicità e propagandaL'affermazione della comunicazione mass mediale ha apportato notevoli mutamenti, sia all'interno della comunicazione commerciale, sia nel modo di far politica. In entrambi i casi si sono sviluppati dei processi di creazione dell'immagine del prodotto commerciale e del partito o del candidato politico in questione.

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