di Giuseppina D’Auria
L'invito a presentare proposte si
ricollega alla decisione del Consiglio che istituisce un Programma d’azione
comunitaria per la Promozione
della Cittadinanza Europea Attiva (partecipazione civica)[1]. Esso
riguarda azioni intese a promuovere il gemellaggio fra le città (parte 3, b)
del Programma.
A tal proposito si riporta, qui
di seguito, la testimonianza operativa
della Dott.ssa Giuseppina D’Auria che, in qualità di Stagista[2], presso l’Amministrazione comunale di Santa Maria
del Cedro, durante lo svolgimento delle proprie attività di
tirocinio formativo, facendo riferimento alle norme europee (Gazzetta Ufficiale
delle Comunità europee c220 – 17/09/02, invito a presentare proposte DG EAC N°
50/02 e DG EAG N. 64/03) ha formulato la presente ipotesi di gemellaggio.
Poiché l’Amministrazione comunale
si è dimostrata favorevolmente interessata all’argomento, ha incaricato la
scrivente di predisporre la documentazione e le attività necessarie a
realizzare il progetto di gemellaggio con un consorzio di Comuni della Repubblica
Ceca: Comune di HLUCIN, Comune di BENESOV, Comune di LUDGEROVICE e Comune di
SILHEROVICE.
Di seguito sono illustrate le motivazioni e il “valore
aggiunto” che i gemellaggi portano ai Comuni, quindi l’incidenza concreta che
essi hanno sulle singole Amministrazioni locali.
L’ipotesi di gemellaggio tra Santa Maria del Cedro
ed i comuni della rep. Ceca nasce da una evidenza: l’economia locale,
attualmente in forte sviluppo, è improntata su percorsi locali complementari a
quelli presenti in Repubblica Ceca, quali: percorsi agro-gastronomici, forte
offerta turistica, promozione delle vecchie professioni arti e mestieri.
La Regione Calabria è molto apprezzata in ambito culturale,
gastronomico, artistico e, di conseguenza, anche turistico poiché si
registrano, in percentuale, un gran numero di presenze di visitatori e turisti
stranieri di nazionalità Ceca.
Negli ultimi anni sono stati celebrati molti
matrimoni tra Cechi e Calabresi e l’integrazione degli immigrati nelle comunità
comunali calabresi è stata ottima.
Da ciò la necessità della Amministrazione di Santa
Maria del Cedro di voler ben comprendere e conoscere i bisogni dei cittadini
cechi e le loro necessità in termini di formazione, domanda/offerta culturale,
i settori trainanti l’economia del Paese ed eventuali punti di incontro con i
nostri bisogni di scambi interculturale, formativo, economico e turistico.
Attraverso
il connubio tra le culture si potranno conoscere reciprocamente i problemi e
attuare le strategie comunitarie per la parità tra donne e uomini (pari
opportunità) e svolgere un’azione di sensibilizzazione e di impegno comune
per “costruire” ed alimentare le coscienze e le identità civiche fondate sulle
tradizioni municipali di libertà e autonomia.
La
presente decisione aiuterà entrambe le culture a fornirsi degli opportuni
strumenti per le “attività orizzontali e di coordinamento, necessarie per
assicurare coerenza e sviluppare sinergie nell’ambito dell’attuazione della
strategia quadro comunitaria”[3] i cui settori di intervento sono la vita economica,
la parità di partecipazione e di rappresentazione, i diritti sociali, la vita
civile, i ruoli e gli stereotipi legati al genere.
L’Amministrazione
comunale proponente l’ipotesi di partecipazione alla cittadinanza attiva è in
contatto con le Amministrazioni Ceche da circa due anni ed ha avuto modo e
tempo di valutare positivamente l’apertura dei gemellaggi intercomunitari,
all’Europa centrale ed orientale, liberando inventiva e creatività e mettendole
al servizio della solidarietà federalista e della pace, con lo scopo di attuare
i principi comunitari attraverso una strategia globale in materia di pari
opportunità e tramite il conseguimento
di obiettivi fondamentali quali la promozione e la diffusione dei valori e
delle buone pratiche sulle quali si basa la parità tra uomini e donne.
Il
miglioramento delle questioni connesse alla parità, compresa la discriminazione
diretta e indiretta basata sul sesso e la discriminazione multipla nei
confronti delle donne, avviene mediante un esame dell’efficacia delle politiche
e delle pratiche, effettuandone un esame preliminare, seguendone l’attuazione e
valutandone l’impatto.
Obiettivo
della Amministrazione di Santa Maria del Cedro (CS), sulla scia degli obiettivi
comunitari, è lo sviluppo della capacità dei soggetti di promuovere
efficacemente la parità tra uomini e donne, in particolare attraverso il
sostegno allo scambio di informazioni e buone pratiche e al lavoro in rete a
livello comunitario, attraverso la cooperazione transnazionale che assicuri la
diffusione dei risultati delle azioni condotte nell’ambito del presente
gemellaggio.
Si è
auspicato che l’intento di gemellarsi potesse godere di una considerazione
prioritaria in quanto rispondente ai requisiti
richiesti dall’Unione Europea: attualmente il progetto è stato
finanziato ed è entrato nella seconda fase, quella dell’incontro tra le due
comunità che avverrà in data 20 novembre 2004.
I
criteri utilizzati per la progettazione dell’incontro sono stati ritenuti
validi e finanziati in quanto:
- Il gemellaggio fra il Comune di Santa Maria del Cedro e quelli della Rep. Ceca risponde alle indicazioni prioritarie della C.E. in quanto sono luoghi considerati meno favoriti in ragione sia della comune situazione geografica, sia dell’uso di una lingua poco diffusa in ambito europeo, sia ancora della loro appartenenza a paesi candidati all’adesione (lo era due anni fa quando sono iniziate le procedure formali di gemellaggio) o di recente adesione all’Unione (attualmente risulta uno dei pochi progetti promossi e finanziati dalla Direzione Generale Istruzione e Cultura della C.E. tra l’Italia e un Paese di nuova entrata nell’Unione);
- E’ considerato un nuovo gemellaggio, per ciò favorito, nell’ottica dell’integrazione degli uomini e delle leggi: vero e proprio movimento che collega i comuni di vari paesi del continente ad una rete di cittadini fitta ed organizzata allo scopo di contribuire alla creazione di una cittadinanza europea attiva e partecipante;
- Il Comune proponente è di piccola dimensione, infatti i dati sulla popolazione, aggiornati al 31/05/2003, sono i seguenti: N ° 4910 Abitanti, Densità demografica 262,5 ab./kmq., Estensione Geografica 18,70 kmq., le cui peculiarità lo scoprono un Comune relativamente giovane nato dalla scissione dal comune di Grisolia intorno agli anni 1940-1950. E’ caratterizzato da tre centri abitati: il capoluogo denominato Santa Maria del Cedro, la frazione denominata Marcellina e la zona Marina. Tale circostanza determina una serie di problematiche nell’organizzazione dei servizi e nella relativa erogazione. Il centro abitato principale, S. Maria del Cedro, domina l’intera pianura litoranea, in posizione centrale, da un contrafforte della retrostante montagna, a 160 Mt. d’altitudine. La frazione Marcellina sorge nelle adiacenze della stazione ferroviaria di “Verbicaro-Orsomarso”, nella pianura tra le foci dei fiumi Lao e Abatemarco, a 27 Mt. di altitudine.
- Si è ritenuto, nella formulazione progettuale che i comuni cechi con cui ci si vuole gemellare abbiano gli stessi requisiti di “piccola dimensione”;
La
proposta formulata dalla scrivente in merito all’attività di gemellaggio
presenta un alto livello di sensibilizzazione verso una unificazione
europea democratica e sovranazionale,
poiché affronta temi originali e nuovi quali le pari opportunità (parità nella
vita economica, parità di partecipazione e di rappresentazione, diritti
sociali, vita civile, ruoli e stereotipi di genere soprattutto nelle politiche
relative all’istruzione, alla formazione, alla cultura, alla scienza, ai
mass-media, alla gioventù e allo sport) i diritti fondamentali con particolare attenzione alle categorie
“protette”, la formazione
all’ambiente e alle attività bio-compatibili,
l’accento sulle diversità culturali e il parternariato.
Tale
proposta è intesa dalla Amministrazione proponente quale spunto di crescita e
integrazione tra le coscienze civili attraverso lo sviluppo dell’economia
locale e dell’istruzione, in connubio, in molteplici aspetti della vita locale
e delle stesse attività economico-produttive, che utilizzano buoni mezzi
pedagogici e di comunicazione, nonché un livello di partecipazione
di alta qualità.
A tal fine, concorde agli intenti
comunali, La Dott.ssa D’Auria ha proposto un
programma variegato, in cui discutere di temi di interesse europeo, dettagliato di lavori giornalieri, multilaterali,
che coinvolgono principalmente i giovani, cui partecipano le categorie
svantaggiate, appositamente studiato per le
esigenze di sensibilizzazione, analisi-valutazione e rafforzamento delle capacità
della Delegazione Ospite.
All’interno
di tale programma sono previsti:
- Seminari e discussioni sulla creazione di una Rete di Partner e Progetti di cooperazione e sviluppo.
- Incontri con Esperti, partecipazione in qualità di Osservatori al Meeting Transnazionale relativo al Progetto Equal.
- Visite di studio e confronto presso il Centro Internazionale per la promozione delle pari opportunità di cui il Comune è Ente Referente e diretto Gestore.
- Visite alla Cooperativa A.TI.CO, che svolge azioni all’interno del Patto Territoriale di cui il Comune di Santa Maria del Cedro è Partner. In tale incontro si prende atto di tutte le realtà produttive della zona.
- Simulazioni di Meeting atte a creare la cooperazione transnazionale nell’ambito delle problematiche sopra accennate.
- Incontri atti a stabilire reciproci contatti che puntano alla diffusione di reti e parternariati per lo sviluppo dell’economia locale.
- Partecipazione alla seduta del Consiglio Comunale per analizzare similitudini e differenze di come vengono svolte le azioni di gestione della comunità cittadina e del proprio territorio.
- Visita all’ARSSA – agenzia regionale per lo sviluppo e la sperimentazione in agricoltura, sede di Santa Maria del Cedro.
- Visite guidate, per testare l’economia locale e le relazioni esistenti tra il tessuto produttivo, l’offerta formativa e il mercato del lavoro, presso realtà produttive della zona,
Il gemellaggio è considerato un passo importante per
fornire la possibilità alla cittadinanza, soprattutto ai giovani, di spaziare
in altre realtà, diverse dalla propria, ampliando, quindi, le conoscenze della
propria comunità.
E’ un mezzo per soddisfare la necessità di avere scambi
culturali con Paesi aventi usi e costumi diversi, al fine di far comprendere
culture differenti, per favorire una maggiore comprensione reciproca e quindi
un accrescimento culturale e sociale delle comunità e degli individui.
Aiuta ad affinare la conoscenza, a migliorare il rispetto
reciproco, a promuovere la comprensione tra i popoli che anelano alla libertà,
alla pace ed al progresso dell’umanità.
Permette di mettere in comune esperienze diverse e di
aprirsi a nuove realtà.
Tra l’altro, alla base del rapporto di gemellaggio, resta
la volontà di dialogo e di integrazione con altri popoli.
E’ un efficace strumento di azione interculturale: aiuta a
creare legami di amicizia fra persone di lingue e costumi diversi e accresce le
azioni di cooperazione solidale al di là delle frontiere.
Non mancano anche le motivazioni politiche. Generalmente
si tratta di solidarietà politica, di sostegno alla democrazia di un Comune di
una zona disagiata o di consolidamento di un rapporto di amicizia instaurato in
seguito ad aiuti umanitari elargiti al Comune gemello in casi di guerre o
calamità naturali, quali il terremoto.
Motivazioni politiche che si identificano anche con il perseguimento
di nobili ideali insieme al Comune straniero, ossia contribuire ad un maggior
sviluppo delle città tramite la collaborazione e lo scambio di esperienze al
fine di rafforzare la pace nel mondo.
Il gemellaggio si rivela il mezzo più appropriato per
contribuire con progetti concreti ad edificare la pace, sostenere il cammino
della cooperazione e creare legami veri tra popoli di lingua e costumi diversi,
coinvolgendo le varie organizzazioni territoriali locali, nella consapevolezza
che ogni cittadino ha conoscenze e peculiarità da mettere a disposizione
dell’altro.
La volontà che spinge le Amministrazioni comunali partner
ad instaurare rapporti di gemellaggio trova fondamento nel desiderio di
assolvere, nelle forme proprie a disposizione degli Enti Locali, allo sviluppo
della coesistenza pacifica tra i popoli e alla lotta contro la disuguaglianza e
l’emarginazione. Inoltre il gemellaggio è considerato un mezzo per promuovere i
rapporti commerciali, nonché per valorizzare le potenzialità turistiche,
entrando a far parte di un circuito turistico storico ampio ed articolato.
Motivazioni più numerose che portano al rapporto di
gemellaggio sono di carattere europeista.
Ciò si riscontra nella voglia di perseguire gli ideali di identità
comune europea, di fratellanza, insomma, di costruire
l’Europa unita a partire dal basso con una maggiore consapevolezza del
processo di integrazione europea di tutti i segmenti che compongono la comunità.
E’ viva la convinzione che sia necessario operare per
l’educazione, soprattutto nelle nuove generazioni, in ordine a sentimenti di
fratellanza e amicizia fra le genti dell’Europa unita, rafforzando i legami
dell’UE. Il gemellaggio è uno strumento utile a promuovere la cooperazione
economica, sociale e culturale in Europa.
Attraverso il legame di gemellaggio si acquisisce una
maggiore consapevolezza dell’appartenenza europea, utile alla costruzione dell’identità europea comune, così come una
migliore conoscenza delle problematiche europee, perché vissute in prima
persona dalla popolazione in tutti i momenti della vita quotidiana, e delle
istituzioni europee.
Di qui la riaffermazione della natura “politica” (col P
maiuscolo) di ogni gemellaggio e della sua natura essenzialmente “europea”, nel
senso che esso deve essere concepito ed attuato nella prospettiva dello storico
processo di unificazione democratica dell’Europa, oltre che come strumento di
amicizia, di accoglienza del “diverso”, di confronto di varie culture, contro
ogni tentazione di xenofobia, di chiusura etnica o religiosa,di razzismo.
Ogni anno il Consiglio Europeo
rinnova le azioni a sostegno dei gemellaggi con scadenze varie e, per
quest’anno, fino al 01 giugno 2005, con la pubblicazione dell’Invito a
presentare proposte – DG EAC N° 70/04 Promozione
della Cittadinanza Europea Attiva Sostegno alle Azioni di gemellaggio fra città
2005,chiunque voglia sperimentarsi nella progettazione usando formulari europei può mettere in campo gli
studi effettuati e le conoscenze possedute, può utilizzare la propria inventiva
e sensibilità per ottemperare agli obblighi
previsti per lo svolgimento delle proprie attività di tirocinio
formativo o, semplicemente, per contribuire alla cittadinanza europea attiva.
[1] Decisione del Consiglio del 26 gennaio 2004, Gazzetta ufficiale L
30 del 04/02/2004, in http://www.ufficioeuropa.provincia.cs.it/,
01/11/2004.
[2]
dott.sa Giuseppina D’Auria, Educatore professionale (Pedagogista), esperta nei
processi di formazione e nelle tematiche delle Pari Opportunità, Promotrice di
sviluppo turistico eco-compatibile.
[3] Commissione Europea,
Direzione generale Occupazione e affari sociali – Unità EMPL/G.1, Gazzetta
Ufficiale delle Comunità europee –L 17/22 del 19/01/2001, dicembre 2000, p. 5.
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